GRAZIE

In classifica

Votami, sarò un buon amico

siti web

domenica 16 dicembre 2012

Berlusconi, Mastour, El Shaarawi e la giocoleria.





           Già da un paio di giorni, e non solo, si parla di un giovanissimo talento classe 1998 tal Hakim Mastour ai più sconosciuto ma invece molto chiacchierato fin dagli inizi di Settembre tanto che al suo primo allenamento con il Milan c’era folla, follia e trepidazione. Ma soprattutto ne parla Berlusconi, da almeno un paio di giorni, in ogni dove. Oggi da Barbara D’Urso.
Il talentuoso ragazzo ex Reggiana era a un passo dall’Inter quando una cifra faraonica, si parla di 500 000 euro, fu stanziata dal Milan per soffiarlo ai cugini. Soldi dati alla famiglia e per il cartellino, per convincere tutti che l’opzione migliore era quella rossonera. Il talento cristallino non ha fatto versare lacrime al settore giovanile dell’Inter poiché stiamo parlando di un ragazzino di 14 anni e nemmeno Messi fu pagato tanto. Non solo: 1,65 cm, tanta esperienza da fare, e poche partite fin’ora. Ma allora perché parlarne tanto? Perché rischiare di creare tanta attenzione su questo ragazzo caricandolo di responsabilità ed aspettative? 


Un paio di nomi di grandissimo talento come quelli di Di Sciglio o El Shaarawi rendono sicuramente meno amara la posizione del Milan in classifica e le illustri partenze, meta Parigi, dell’estate. Berlusconi ha sempre legato i suoi destini elettorali ai risultati calcistici facendone un credo di comunicazione che, in genere, gli ha sempre dato ragione. Il problema per il Presidente del Milan è che i grandi colpi sono alle spalle, come il futuro, le ambizioni, un intero paese, gli elettori, più di un tifoso. E in tempi di magra si può acquistare poco e si può solo vendere ciò che c’è in casa: quindi Mastour diventa in pochi giorni la promessa di un futuro roseo per la squadra. Così come la presenza di B. agli allenamenti da motivatore o portafortuna è indice di rinascita. Così come il fatto che El Shaarawi, che tanto bene sta facendo, ha qualcosa di simile a Mastour è simbolo di un futuro giovane e nuovo, anche se i due..beh più diversi non si può. Ma nell’ottica del Presidente ciò che somiglia a un successo è già un successo, ciò che sembra è già realtà. 

Tuttavia anche i più profani di calcio sanno che le squadre giocano in undici e quindi un Mastour non fa primavera. L’inter primavera domina da due anni la scena, ottimi anche quelli di Roma, Juventus, Fiorentina e Atalanta e ogni vivaio è stato costruito con giudizio e, così come altri buoni vivai, con senso di responsabilità verso i ragazzi. Allora qual è il colpo di genio del signore di Arcore? Semplice. Mastour non è come gli altri, è un supereroe, qualcuno capace di vincere da solo,  di mettere un pallone da calcio in un canestro. E spopolano i video sul web in cui il nostro palleggia con qualsiasi cosa: palline da tennis o da golf. E, volutamente, a bordo piscina proprio con El Shaarawi. La giocoleria del Presidente è l’ultima frontiera dello scouting e chissà che non riesca a convicere tutti che sia quella la cosa importante nella vita, nella politica, nel calcio: stare fermi a palleggiare, attendere l’arrivo incontrovertibile del talento e non sudare sul campo. Esteticamente non fa una piega. L’impressione di fondo però è quella di un ragazzino di appena 14 anni che dovrebbe vivere il calcio e il suo talento al riparo da tanta mediatica attenzione.


Nessun commento:

Posta un commento

Per favore, amico, prima di scrivere parolacce fatti una risata.