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lunedì 17 dicembre 2012

La coppa Italia e il mio amico vegetariano


                         La coppa nessuno la vuole. Insomma la coppa è fatta di scarti, intesa come soppressata, è fatta di seconde linee del maiale per usare una metafora calcistica. Poi però arriva il freddo. La coppa è calorica. E allora tutti cominciano a volere la coppa. Sia quella Italia sia il salume. La coppa quella fatta di capocollo si trova spesso ma l’altra, fatta di scarti, di parti grasse, di cose che è meglio non chiedersi da dove vengano, no. La coppa italia, finendo il campionato per la mini pausa festiva, diventa un modo per invitare gli amici a casa per scaldare il clima, magari portano un regalo o una birra. 

                   Non sono gran partite in questa fase: big contro piccole, ma di questi tempi big e piccole cominciano a somigliarsi molto. Poi a Maggio tutti vogliono la coppa Italia, chi per un posticino in Europa, chi per non deludere i tifosi ormai a meno sette o dieci dallo scudetto, chi per metter un trofeo in bacheca così almeno copre i buchi del mercato. L’unico che non vorrà mai la coppa è il mio amico vegetariano. E’ sulla soglia del vegano e quindi per un preparatore di panini, un cintura nera di pane e salame come me, è un amico impegnativo da sfamare, è una sfida difficile quella del panino vegetariano. In pausa pranzo come in una cena conviviale. Quindi ho deciso di fare ben due panini vegetariani per domani sera. La partita scelta è Inter Verona. Più che altro per vedere Jorginho, ma anche Bacinovic, Albertazzi e Rafael. Sono interessanti, difficilmente quest’anno si vedranno in qualche grande squadre ma su due di loro pronostico per l’anno prossimo un esordio importante in Europa League o in una formazione di champions. Tornando ai miei amati panini vegetariani ho scelto questi:

  1. Panino Seconde linee: un pane ai cereali abbrustolito in forno con un goccio d’olio, spalmato con una crema di ceci fatta fresca e frullata insieme al suo condimento di cottura(olio,aglio,rosmarino), una bella melanzana grigliata gigante e un pezzettino di caprino abruzzese. Le seconde linee? Sono il meglio: due passate di patè d’olive nere.

  1. Panino Coppa Italia senza Coppa: primo strato con un pane arabo con due uova sode tagliate a fettine, sale, pepe, un goccio d’olio, tabasco, un pomodorino pachino. Secondo tempo o strato fatto con lo stesso pane due o tre scagliette di parmigiano e un bel velo di pesto fatto in casa.

Boateng,Sneijder e il mercato del lunedì pomeriggio

Sabato sera, Olimpico, Lazio – Inter. Stramaccioni schiera un 4 3 3 insolito per un big match. Pereyra fa il terzino, Guarin il trequartista. Risultato finale: 1 a 0. La Juve allunga. La domanda è nata sugli spalti nel prepartita: come mai? Le tre punte che hanno sconfitto la Juve, il 3 5 2 perfino con le piccole e poi d’improvviso si torna indietro di qualche mese. Provare è quello che ho pensato: provare a vedere se una finta ala come Guarin, in realtà un trequartista nel modulo e in partita, poteva funzionare con Cassano e Milito. Ma essendo Guarin destinato ad altri moduli come mai è stato schierato in quella posizione? La risposta intercettata è stata sibillina ma inverosimile: Boateng. Nell’ipotetico scambio con Sneijder Guarin ha interpretato Boateng per capire se nel futuro ciò sia possibile. Chi guadagnerebbe dallo scambio? E’ davvero possibile?